mercoledì 31 ottobre 2012

leggo cose strane
sogno cose strane
scrivo cose strane
sto strana

Da vicino nessuno è normale.
Quindi, da vicino siamo tutti strani.
Ma io sono strana pure da lontano. Secondo me.
E mi fa strano quando la gente mi parla come se non fossi strana.
Certe volte guardo le persone e penso che è impossibile che non si accorgano di quanto sono strana.

E' novembre domani. Ma era novembre pure il mese scorso, e quello prima.
L'estate passata è stato novembre.

Gli orsi e i serpenti hanno capito tutto. Il letargo è la soluzione.
Mangi come un porco e dormi. E mentre dormi digerisci tutto.



martedì 30 ottobre 2012

Continua a svuotare le palle in giro. E grugnisci, e suda.
Poi, quando ti sarai stancato e puzzerai su un letto disfatto, è a me che tornerai. Non riuscirai a fermare il pensiero. Una stretta allo stomaco, la nausea. Il mio corpo nervoso e la mia faccia strana, solo questo vorrai vicino a te, tra le lenzuola che cambierai bestemmiando. Perchè non ce la fai a tenere neppure il pensiero di me tra quelle sporche.
Sono qui. Spostati, fammi spazio.
E dormi.



martedì 23 ottobre 2012

va così

Vince il populismo, becerume vario.
Vince perchè parla alla pancia della gente. Così si dice.
E' una questione di numeri, in effetti.
Tutti hanno una pancia, ma quanti sono quelli con un cervello.
Che lo usano, poi.
Meno, molto meno.

mercoledì 20 giugno 2012

c'era una volta l'unione sovietica

sulla strada cammina un surrealista.
lo seguono due realisti in borghese.

(e adesso non c'è più)
((sulla strada, tamarri vestiti di bianco e battone traballanti su tacchi improbabili))

venerdì 1 giugno 2012

Burlesque (ovvero delle donne esibizioniste che conosco io)


Conosco una donna che ha appena perso il marito. Stavano insieme da 70 anni e per 70 anni si sono faticati la vita, sempre insieme. E  tutte le sere, fino all’ultima, a letto, parlavano di figli e progetti. Adesso piange e sfila lana.
Ne conosco un’altra che ha sopportato per una vita un marito ottuso e violento. Adesso che lui è malato lo cura e maledice il tumore che non ha fatto bene il suo mestiere. E’ bella come la luna e triste come una ergastolana.
Conosco una donnina cicciottella, amica dolcissima, mamma e moglie, che porta il sole nelle stanze e piange come una fontana quando deve lasciare un ufficio pieno di pezzi di sterco, perché lei riesce ad affezionarsi pure a quelli.
Conosco due sorelle, che erano due bambine spaventate e che hanno affrontato il mondo anche se tremavano di paura. Cambiano casa come si cambia pelle. E, ogni volta, le case sono più belle di quelle di prima. Non saranno le più belle, ma avranno fatto comunque un altro passo avanti.

Nella mia ci metterò il parquet. Di quello trattato, che resiste a tutto. E se mi andrà di fare un’esibizione di burlesque con i tacchi a spillo, lo farò senza paura di lasciare segni.
Più probabilmente camminerò scalza per casa, in maglietta e mutande della notte.
E cazzo guardi?!.


mercoledì 25 aprile 2012

letterina per un muratore di Frosinone

Esimio muratore di Frosinone,
non puoi farmene una colpa se sono sfuggita al tristo destino di tua madre e tua moglie e non mi sono trasformata in un'incubatrice con le corna.
Forse sono stata più brava, o semplicemente più furba e fortunata.

E, comunque, è con me sola che devi avere a che fare. Con me e non con un portatore di pisello con il quale ti piacerebbe instaurare un virile e complice scambio di battute. Con me devi parlare, anche se per te sono una iena con la sindrome premestruale.
E se non fai il lavoro come si deve e se non mi porti fatture e scontrini anche per il più piccolo trancio di filo che hai usato, col cazzo che ti pago.
Fattene una ragione.

Stammi bene (ma non troppo, che i soldi che mi vuoi rubare di "pasta a stellucce" te li devi mangiare).

[Dedicato a mia sorella che è troppo fine per dire queste cose]

mercoledì 21 marzo 2012

Ci siamo.
Doveva succedere, prima o poi.
Va bene così, è primavera e l'aria è dolce.

giovedì 15 marzo 2012

i sogni, ma non vi rompete pure voi quando ve li raccontano?

Ho fatto un sogno, appunto.
Strano assai.
Che fa così.

Un sottosegretarione mi convoca alla riunione di un gruppo di lavoro composto da capoccioni della finanza che hanno il compito di trovare soluzioni geniali alla crisi dei debiti sovrani.
E coi capoccioni, io, non ho niente a che spartire. Modestamente.
Sto lì per caso, come al solito.

Già così si capisce che la mia condizione psichica è in sofferenza.

Comunque, il sottosegretarione - che, chissà perchè, nel sogno assomigliava all'ex portavoce vaticano - assegna un compitino facile facile, da fare all'impronta.
Scivere, in 5 minuti, qualcosa di LARGO e PESANTE.
Intendevasi, immagino, poche parole scritte belle larghe, ma con un contenuto con il peso specifico del torio.

Svolgimento
(il mio)
(scritto con l'inchiostro colore arancio marcio sbavato. E' importante il colore, perchè è dai dettagli che si capisce tutto).

"Sul serio lei chiede a me di scrivere qualcosa di LARGO E PESANTE?
 A me, che ho la testa VUOTA, anche se PESANTE.
Perchè, lo sappia, PESA il non avere idee; ma PESA PURE averne, credo (non posso saperlo, non ho mai provato il brivido), di quelle buone .
Lo chiede a me, che ho i fianchi LARGHI, ma la pancia VUOTA (non mangio da questa mattina).
Come può facilmente intendere, presento un QUADRO DIMENSIONALE ALTERATO.
Qui dentro, in pratica, siamo tutti VUOTI A PERDERE, ma aspetti e ci pensi bene prima di buttare le bottiglie."

Mi sono svegliata e avevo fisse in testa le parole del compito, maiuscole comprese.
Sono pazza, ve'?

Poi dici la Grecia...


domenica 4 marzo 2012

una doccia calda serve.
serve a cancellare la stanchezza, a lavare via il sudore e la povere, a rilassare i muscoli.
il dolore dagli occhi, quello non va via.
nemmeno con una doccia calda.

giovedì 1 marzo 2012

scrivi a lisabetta tua

Inauguriamo, oggi, la nuova rubrica per anime in pena:
 "scrivi a Lisabetta tua (che, di sicuro, avrai la risposta più sbagliata possibile su amore, relazioni, sesso, ammennicoli delle relazioni umane)".

Oggi affrontiamo il caso dell'amica sempre alle prese con l'esistenzialista coglione (o coglione esistenziale).
Uno nuovo (mannaggia pr'essoré, su quell'altro ero più preparata).

Lisabetta risponde:
Anche questa è una "relazione a perdere", come i vuoti delle bottiglie di aranciata.
Mia cara amica, devi imparare a calcolare la giusta distanza in una relazione.
Ecco il segreto.

la          giusta         distanza

Come si fa?
Bene, si comincia dalle cose facili: il tempo e lo spazio.

Il tempo e lo spazio.

Sono sufficienti a calcolare la giusta distanza?
Non lo so, però si può provare.

Proviamo con un esercizio facile facile.
Ripeti con me:
VAFFANCULO (spazio), STAMMI LONTANO (spazio), NONTIVOGLIOVEDEREMAIPIU' (tempo) FINCHE'MUORI (tempo) E SE TI INCONTRO TI TIRO SOTTO CON LA MACCHINA(tempo e spazio)

Va meglio?!
Vabbuò, andiamo a correre.

sabato 18 febbraio 2012

(18 1 2012) A riposo

Chi mi accompagnerà pei campi

Il sole si semina in diamanti
di gocciole d'acqua
sull'erba flessuosa

Resto docile
all'inclinazione
dell'universo sereno

Si dilatano le montagne
in sorsi d'ombra lilla
e vogano col cielo

Su alla volta lieve
l'incanto si è troncato

E piombo in me

E m'oscuro in un mio nido.

[Giuseppe Ungaretti - Il porto sepolto]

giovedì 12 gennaio 2012

 "All'amore, io, non ho mai chiesto di salvarmi la vita."
                                            Diego de Silva - Mia suocera beve

Manco io, Vincè.
A quest'ora stavo già sotto un treno.

lunedì 9 gennaio 2012

economia illegale

Una borsa rossa.
Bellissima assai.
15 euri.
Dal marocchino (che, poi, chi lo sa se era veramente marocchino).

Non si fa. 
No, proprio no.

Epperò, è bella per davvero.