giovedì 28 gennaio 2010

Lasciamoci così, senza rancore...

Certo, bruttarello eri bruttarello forte... e pure un poco scassambrella.
E non volevi uscire mai, e mi lasciavi a terra nei momenti difficili, e sbuffavi sempre, ogni volta che si doveva partire.
Però, mi ero abituata a te...e tu a me.
Prima o poi, si sa, tutte le storie finiscono.
Arriva sempre uno più giovane e potente.
...e 'mo è arrivato.

T'ho ROTT'AMATO


28012010






lunedì 18 gennaio 2010

Per un pugno di dollari...



Quando una donna con i pantaloni incontra una donna con la gonna, quella con i pantaloni è spacciata

...epperò, a mettere una gonna ogni tanto siamo buone tutte, pure io.

... se, poi, esibisco il cerotto sulla sbucciatura al ginocchio, ti scateno contro pure l'istinto protettivo del maschio nei confronti della femmina ferita e sofferente.
(l'effetto vedo non vedo, sotto la calza, è devastante...in tutti i sensi)

Mi dispiace, bella, per oggi non c'è partita.




<<...bisogna saper perdere,
non sempre si può vincere...>>





(marò, nun se pò guardà, ma non riesco a fare a meno di appiccicarlo...la fascinazione del trash...rischio la sindrome di Stendhal... o era quella di Stoccolma?)
 

giovedì 14 gennaio 2010

Fa male








… non è niente, è solo l’aria fredda che ferisce i polmoni.


Il cuore risponde al dolore e batte sempre più forte.


Le gambe vanno, ma non devi pensarci, mai.


Appena fermi il pensiero, le gambe smettono di correre.



Continua a guardare la strada.


Non puoi capire quanto è bello correre se non sei stato qui, tra questi viali, la sera, quando fa freddo e la luce dei lampioni si nasconde dietro alla foschia azzurra.


Senti l’odore del freddo e ti piace.


Il rumore dei passi, sulla terra umida e coperta di foglie, come fossero lontani.


Il resto è solo silenzio, e il respiro da guardare.



Puoi solo correre.


 


[7 gradi in più rispetto alla temperatura esterna, tanti dovresti sentirne]


 


Sono gli ultimi metri. Lo sai.


Le gambe lo sanno, sono stanche.


Una svolta e l’ultimo viale, in salita. Di fronte la Palazzina Borghese e, poi, il cancello.


Sono gli ultimi metri. Le gambe lo sanno e, sorprendentemente, vanno più forte, più veloci.



E’ un attimo.



Adesso sei ferma, ma il cuore ancora non l’ha capito e continua a battere forte.


Poi si calma.


Rialzi gli occhi; per tutto il tempo hanno guardato solo la strada e i tuoi piedi.


Vedi di nuovo.


 


E’ finita, anche questa volta.


Anche questa volta, sei arrivata fino in fondo


 


…e con un tempo di tutto rispetto.


 


martedì 5 gennaio 2010

pensieri e promesse


Il primo pensiero dell’anno:  
                                            MAVAFFANCULOVA!

È il 5 gennaio e, questo, è ancora il primo pensiero al risveglio.

Il nuovo anno promette bene, sì sì.