mercoledì 25 aprile 2012

letterina per un muratore di Frosinone

Esimio muratore di Frosinone,
non puoi farmene una colpa se sono sfuggita al tristo destino di tua madre e tua moglie e non mi sono trasformata in un'incubatrice con le corna.
Forse sono stata più brava, o semplicemente più furba e fortunata.

E, comunque, è con me sola che devi avere a che fare. Con me e non con un portatore di pisello con il quale ti piacerebbe instaurare un virile e complice scambio di battute. Con me devi parlare, anche se per te sono una iena con la sindrome premestruale.
E se non fai il lavoro come si deve e se non mi porti fatture e scontrini anche per il più piccolo trancio di filo che hai usato, col cazzo che ti pago.
Fattene una ragione.

Stammi bene (ma non troppo, che i soldi che mi vuoi rubare di "pasta a stellucce" te li devi mangiare).

[Dedicato a mia sorella che è troppo fine per dire queste cose]

7 commenti:

  1. beh, esimio un cazzo.

    [sono troppo fine, lo so].

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    1. è il mio problema più grosso, la delicatezza.

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    2. nel senso di qualità fuori dal comune.
      vediamo un po'...
      faccia di corno fuori dal comune nel pretendere soldi non guadagnati = ladro.

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  2. Un tempo da queste cose ci nasceva anche qualche bella pizzica...

    E ahi e ahi e ahi lu core meu,
    meu meu meu lu cavaliere tou.
    Na ni na ni na ni na
    beddha l'amore e ci la sape fà.

    Spakka Neapolis55:Ahi lo core meu

    [attenzione: non ascoltare a lavoro che vi tocca rimaner fermi...cosa alquanto impossibile...]

    Na ni na ni na ni na
    p'ogni pezz' 'e corda
    na fattura m'aggi 'a fa

    Q
    .

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    1. ... in effetti il fattapposta sentiva la mancanza dei tuoi interventi.
      Arricchimento senza denaro, questo è.
      Bentornato nobile Q.

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