giovedì 25 novembre 2010

Possiedo uno dei culi più rotondi esistenti in natura e sono piena di spigoli.

Il nuovo Ipod nano pesa 21,1 grammi.
Il peso di un'anima, o poco di più.

lunedì 22 novembre 2010

Terra, il terzo pianeta in ordine di distanza dal Sole ...


Alla domanda su cosa faccia per distrarsi quando non è impegnato in qualche indagine, considerata la sua vita blindata, Nicola Gratteri ha risposto: "zappo la terra".
Così, semplicemente.



In effetti lui ha una bella faccia da contadino intelligente.



 



Lo capisco.
Io vengo da un posto nel quale la terra è importante, perché ha dato da mangiare a generazioni di contadini, che hanno cresciuto figli che sono andati via per lavorare sulla carta e sugli schermi di un computer.
Ma la terra, per chi viene da quelle famiglie, resta la cosa più importante.
 Si vede da come è facile per noi toccarla, da come, per non sentirne la mancanza, riempiamo di piante ogni centimetro della nostra vita di città.
In ufficio gira voce che per me sono più importanti le piante che ho nella stanza che le persone. Non è del tutto priva di fondamento.
  
Per quelli come noi, il furto di terra è il crimine che non può essere perdonato.
Per questo, pur non essendo filo - palestinese, né anti - israeliana, penso che l'esproprio della terra palestinese sia uno sfregio dal quale non può venire che sangue, dolore e lacrime. Perché, anche se non l'ho mai toccata quella terra, posso immaginare il dolore da amputazione di un intero popolo.
Non ne può venire niente di buono.
 
Serata di pioggia e pensieri strani.
C’è un alto tasso di umidità nell’aria. Una nebbia che confonde le connessioni neuronali, oltre che i capelli.
Da un campo profughi, visto di sfuggita ai margini della capitale giordana, sono finita sul Pianeta Arrakis  (Dune), il solo luogo di estrazione della "spezia".

Un giorno ci ammazzeremo per l'origano da mettere sul pane e pomodoro.

Chi controlla "la spezia", controlla l'universo.

 

[Non si è capito niente, lo so. Ma questo è il mio blog e, se voglio, posso scrivere cose incomprensibili, neanche intelligenti.]