Da Genoveffa, ovvero una delle sorellastre di Cenerentola.
Parliamo di modelli estetici femminili, ovviamente.
Un tempo c'erano le cenerentole, bionde e ricciolute, minute e gattemorte, con i loro dolci occhioni azzurri.
Il piede?
Massimo un 36.
Il modello che spopola di questi tempi, invece, è fatto di genoveffe scure, con capelli dal taglio asimmetrico (cioè, venuto male), eseguito da parrucchiere esaurito dallo sforzo di proporsi come gay-milanese-eccentrico (in realtà è di zagarolo e la notte va a letto con la crema snellente uomo).
La genoveffa va in giro con quell'espressione un po' così (ammorbata) di una che c'ha problemi con l'intimo in acrilico. E l'occhialone "modello mosca", che le copre mezza faccia; in genere mezza faccia da schiaffi. E per fortuna che la copre.
L'elemento che più rende evidente la deriva dei modelli estetici e sociali verso la genoveffa è, certamente, l'uso dello stivalone "4 stagioni". Non c'è più nessun argine, una data oltre la quale l'uso dello stivale può essere sanzionato per legge.
Prepotenti e frangiati, continuano a calpestare le strade anche con temperature che dovrebbero, più saggiamente, invogliare all'utilizzo di un sandalo.
Il piede dentro lo stivale?
Minimo un 39/40.
Gonfio e sudato.
Il piede?
Massimo un 36.
Il modello che spopola di questi tempi, invece, è fatto di genoveffe scure, con capelli dal taglio asimmetrico (cioè, venuto male), eseguito da parrucchiere esaurito dallo sforzo di proporsi come gay-milanese-eccentrico (in realtà è di zagarolo e la notte va a letto con la crema snellente uomo).
La genoveffa va in giro con quell'espressione un po' così (ammorbata) di una che c'ha problemi con l'intimo in acrilico. E l'occhialone "modello mosca", che le copre mezza faccia; in genere mezza faccia da schiaffi. E per fortuna che la copre.
L'elemento che più rende evidente la deriva dei modelli estetici e sociali verso la genoveffa è, certamente, l'uso dello stivalone "4 stagioni". Non c'è più nessun argine, una data oltre la quale l'uso dello stivale può essere sanzionato per legge.
Prepotenti e frangiati, continuano a calpestare le strade anche con temperature che dovrebbero, più saggiamente, invogliare all'utilizzo di un sandalo.
Il piede dentro lo stivale?
Minimo un 39/40.
Gonfio e sudato.
ho sempre nutrito profondo affetto per gli stivali.
RispondiEliminama invernali.
e pure il 40 mi è sempre sembrato meglio del 36.
ma io sono strano.
tuttavia.
mi pare che le genoveffe di cui parli spopolino solo tra i minus habens di sessopposto.
ci sono cervelli fatti come gli stivali, che sono belli in pelle o materiali vari. Forse perchè viviamo in un paese che ha la stessa forma...
RispondiEliminaun saluto
e va bene, siamo tutte un po' genoveffe...e un po' no.
RispondiEliminaIo, comunque i piedi li tengo all'aria d'estate e al chiuso d'inverno.
Perchè così si fa.
Qualcuno ricorderà la moda (adottata da genoveffe/i e non) dei Camperos...
RispondiEliminaRilevo inoltre una diffusa dattilofobia (neologismo per indicare una certa intolleranza per i piedi nudi seconda solo a quella per il calzino corto e/o bianco)...
su di te non avevo dubbi, puro.
RispondiElimina[brava].
Poi, se la ragazza è anche lei di Zagarolo e si muove in treno, devi sentire che inebriante olezzo nel vagone.
RispondiEliminaAcid, il treno Roma Zagarolo è un luogo dell'anima.
RispondiEliminadelimort...
Acid, il treno Roma Zagarolo è un luogo dell'anima.
RispondiEliminadelimort...