E' natale. Più o meno.
E' possibile percepirlo dal sensibile aumento dell'illuminazione stradale e dell'idiozia di contesto.
Un indicatore infallibile è, poi, l'esponenziale aumento del numero di inviti a cena, pranzo, aperitivo delle sette, happy hour delle sei, té delle cinque, caffè delle tre, tramezzino di metà giornata.
Perchè tutto ciò accada è questione da indagare.
Cari voi che mi invitate, non ci riuscite proprio a mangiare da soli in questo periodo?
A cosa si deve l'insorgere della incomprimibile, irrefrenabile, ineluttabile, imprescindibile, inenarrabile, inconsulta (e vabbè, quella) voglia/necessità di vedermi per farmi gli auguri e stampare baci (va da sè) unti sulle mia guance ... e buon natale e ti auguro ogni bene e siamo tutti più felici?
Quelle che seguono le possibili risposte:
Lo si fa per corrispondere ad un ruolo sociale e mantenere/rafforzare ottime relazioni in campo professionale (fatica sprecata, in genere).
Perchè così si fa, e basta. E poi perchè tutte queste domande che fanno male, accentuano le rughe di espressione e possono compromettere il lifting nuovo nuovo (e c'hai ragione pure tu).
Alcuni devono farlo perchè, altrimenti, senza il natale, la pasqua, il ferragosto, i compleanni, gli anniversari, proprio non riuscirebbero a dare un senso alla propria esistenza (vuoto di senso - i giorni dell'abbandono).
E vabbè, poi ci sono i deficienti, quelli che proprio non ce la fanno a superare l'infantile attaccamento alla festa.
Infine, ci sono quelli che diffondono inviti per porre le basi della "tradizionale scopata di natale".
Il principio è lo stesso della pesca a strascico.
E noi vogliamo condannarli per questo?
no davvero.
E' natale, è natale, si può dare di piùùù.
Il fatto è che, io, il natale non lo "sento", mannaggia.
E non sento nemmeno il telefono.
Chest'è.
Allora mercoledì a cena?
RispondiEliminaConfermato?
Anò, i canederli non sono mai stati in discussione.
RispondiElimina