giovedì 14 gennaio 2010

Fa male








… non è niente, è solo l’aria fredda che ferisce i polmoni.


Il cuore risponde al dolore e batte sempre più forte.


Le gambe vanno, ma non devi pensarci, mai.


Appena fermi il pensiero, le gambe smettono di correre.



Continua a guardare la strada.


Non puoi capire quanto è bello correre se non sei stato qui, tra questi viali, la sera, quando fa freddo e la luce dei lampioni si nasconde dietro alla foschia azzurra.


Senti l’odore del freddo e ti piace.


Il rumore dei passi, sulla terra umida e coperta di foglie, come fossero lontani.


Il resto è solo silenzio, e il respiro da guardare.



Puoi solo correre.


 


[7 gradi in più rispetto alla temperatura esterna, tanti dovresti sentirne]


 


Sono gli ultimi metri. Lo sai.


Le gambe lo sanno, sono stanche.


Una svolta e l’ultimo viale, in salita. Di fronte la Palazzina Borghese e, poi, il cancello.


Sono gli ultimi metri. Le gambe lo sanno e, sorprendentemente, vanno più forte, più veloci.



E’ un attimo.



Adesso sei ferma, ma il cuore ancora non l’ha capito e continua a battere forte.


Poi si calma.


Rialzi gli occhi; per tutto il tempo hanno guardato solo la strada e i tuoi piedi.


Vedi di nuovo.


 


E’ finita, anche questa volta.


Anche questa volta, sei arrivata fino in fondo


 


…e con un tempo di tutto rispetto.


 


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