Da giorni si aggira senza sosta per la casa, come se stesse cercando qualcosa senza trovarla.
Mio nonno è vecchio e la sua malattia è tornata a manifestarsi.
E’ vecchio, lo sa. E adesso sa pure come gli è toccato in sorte di morire.
Non parla, lui non ha mai concesso niente di sé agli altri. Gira le spalle a tutti e continua a cercare.
Mi dicono “sta perdendo la testa”.
Non è così. L’ho osservato.
Lui sta salutando la casa e le cose. Le cerca, le guarda e passa oltre.
Chissà se troverà il coraggio di salutare anche noi… anche me, che da quando sono nata sono stata il suo specchio.
Io non posso più continuare a raccontare la sua storia. Non ce la faccio più.
Devo provare a raccontare la mia, prima che sia troppo tardi.
Mi dispiace, ma devo lasciarti andare e devo farlo adesso, prima che succeda.
Un patriarca per un patriarca...
RispondiEliminahttp://www.patriarchinatura.it/patriarchi_regione/campania.php
Uno stato d'animo addolorato, una coscienza che scivola nelle viscere di chi sta sentendo la vita che gli sta scivolando via; ed il bisogno di esternazione. Brava!
RispondiEliminaQualcuno dice che è la morte a dare un senso alla vita, proprio quella che viene, invece, a portarsi via la vita. Non so, mi piacerebbe che qualcuno me lo spiegasse bene.
Che immagine triste quella di chi non riesce a capirlo, lui che vuole portare con sé un ricordo, un affetto; lui che vuole rimanere attaccato alla vita ben sapendo che nulla potrà fare per questo evento ineluttabile che lo avvolge, lo invade, trascinandolo nella solitudine, nel silenzio, nella paura.
Ora sta guardando all'infinito...
Un post, una pennellata d'emozioni.
Rispettoso silenzio.
Q è sempre bello vederti da queste parti.
RispondiEliminagrazie... non so come dirlo meglio.
ps: trema ancora?
grazie "amicodalnomeevocativo", davvero.
RispondiEliminae non sparire di nuovo.
@#3: No! Fu solo una scossa...lampadario fermo e stomaco tremante...in un primo momento credevo fosse fame! :-)
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